bluesman leggendario
Robert Johnson è uno dei nomi più leggendari nella storia del blues. Nato nel Mississippi nel 1911, Johnson è noto non solo per la sua straordinaria abilità con la chitarra, ma anche per la misteriosa leggenda che lo circonda: quella del suo presunto patto col diavolo.
La leggenda del patto col diavolo
Secondo la leggenda, Robert Johnson avrebbe incontrato il diavolo a un incrocio di strade nel profondo Sud degli Stati Uniti. Si racconta che abbia venduto la sua anima in cambio di un talento musicale senza pari. Dopo questo incontro, Johnson sarebbe tornato con una maestria alla chitarra che nessuno aveva mai visto prima. Le sue canzoni, come “Cross Road Blues”, hanno alimentato questa leggenda, con testi che evocano immagini di disperazione, mistero e negoziati sovrannaturali.
Il mistero della sua abilità
Prima di questo presunto incontro, Johnson era considerato un musicista mediocre. Poi, all’improvviso, tornò come un vero maestro del blues, capace di suonare con una tecnica e una passione senza precedenti. Questo cambiamento repentino e inspiegabile ha dato origine alla leggenda del patto col diavolo. Alcuni credevano che Johnson avesse realmente ottenuto il suo talento in un modo soprannaturale, mentre altri pensano che abbia semplicemente praticato intensamente durante un periodo di assenza.
La sua morte misteriosa
Robert Johnson morì a soli 27 anni, entrando a far parte di un altro mistero musicale, il “Club 27”, decenni prima che il termine fosse coniato. La causa esatta della sua morte rimane incerta, ma si sospetta che sia stato avvelenato da un marito geloso. La sua morte prematura non ha fatto che rafforzare la leggenda, trasformando Johnson in un’icona non solo del blues, ma anche del mistero e del soprannaturale.
Conclusione
La storia di Robert Johnson e del suo presunto patto col diavolo continua a intrigare musicisti e appassionati di musica. Indipendentemente dalla veridicità della leggenda, Johnson ha lasciato un’impronta indelebile sulla musica blues e sulla cultura popolare. Il suo mito vive ancora oggi, ricordandoci come le storie e le leggende possano plasmare la percezione della storia musicale.